domenica 10 giugno 2012

By train _ always


In treno 
Pisa Firenze Napoli
il paesaggio corre al di là del vetro
del finestrino o dei miei occhi
vitrei sì anch'essi
inchiodati a quel verd-azzurro lì fuori.

Sfiorano le immaigini
non le assorbono.
Passano 
non restano.

Un po' come tutto
passa e non resta
accade e fugge
il presente passa
e resta lì
come passato
non più presente
ma pur sempre esistente come passato
quasi sospeso.

Strani questi pensieri mentre mi preparo psicologicamente all'idea del mio primo convegno.
'Prepararsi psicologicamente' che stupida espressione.
Cosa significa preparare la psiche? 
Quando mai, poi, si può dire che sia davvero 'pronta'? 
E cosa si intende per 'pronta'? 
A cosa?
Mah... frasi fatte e confezionate per le circostanze nelle quali non si sa che dire e si dicono solo banalità.
Banalità... parola che mi indurrebbe a pensare a lungo. 
Quanto può essere banale la vita.
Quante vite banali conosco.
Ma torniamo al convegno. 
Sono come sempre sola, sul treno, col mio pc, il mio power point e tutta la mia ignoranza. 
Quanto sono ignorante. 
Quante cose so di non sapere -Socrate gioirebbe nel sentirmelo dire- e quante altre ne vorrei sapere.
Non ce la faremo mai, direbbe il caro Francesco al quale devo molto della me di ora e soprattutto della mia capacità di buttarmi in mille cose, impegni, scadenze e di non sapere poi più come dividermi. 
Ma va bene così. 
E' un modo per sentirmi viva e utile, a me stessa almeno.

Si può sentirsi morti dentro?
Si può non avere più stimoli e cercarli negli altri, nelle cose più disparate, anche le più lontane da noi stessi, nella spersonalizzazione più totale di sé?

Ecco che i pensieri tornano a sfuggire e ad andare altrove. 
allitterazione di A!

Il treno intanto va.
Il fiume va, sa dove andare, guardo più in là, in cerca d'amore. Un'automobile corre.... cantava Battisti. 
E' morto anche lui.
Moriremo tutti, direbbe sempre Francesco, ma forse anche mia madre e lo dico sempre anch'io. 

Ma questo ora che c 'entra?
La mia mente corre davvero.
Come corre, mamma mia!



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