Piangere è dei deboli!
Vedi me, non piango mai!
mi diceva sempre Edo
e forse non aveva poi tutti i torti.
A cosa serve piangere?
Farai meno pipì, diceva mia nonna! :D e mi asciugava i lacrimoni.
A cosa serve piangere?
Mi raggomitolo su me stessa e piango.
E i singhiozzi si susseguono
ritmici costanti inarrestabili
Perché piango?
Perché non posso fare nient'altro.
Il pianto esprime la mia impotenza, incapacità a cambiare le cose.
Forse la mia inettitudine?
Forse sono io che non riesco a cambiare cose che di per sé sarebbero cambiabili?
Alla fine la causa di tutto ciò che riguarda me sono io stessa.
Se mi confronto con cose che non riesco a cambiare, sono io a non riuscire a farlo.
Se mi confronto con cose che non si possono cambiare, sono pur sempre io che continuo a confrontarmici.
L'azione e decisione ultima è sempre e soltanto mia.
E quindi perché piango?
Forse perché voglio piangere!
E forse, caro vecchio Edo, sono una debole
Non un guerriero come tu mi dicevi di essere.
Ma poi, i guerrieri non piangono mai?