sabato 30 novembre 2013

Io piango

Non devi piangere!
Piangere è dei deboli!
Vedi me, non piango mai!

mi diceva sempre Edo

e forse non aveva poi tutti i torti.

A cosa serve piangere?

Farai meno pipì, diceva mia nonna! :D e mi asciugava i lacrimoni.

A cosa serve piangere?

Mi raggomitolo su me stessa e piango.
E i singhiozzi si susseguono
ritmici costanti inarrestabili

Perché piango?

Perché non posso fare nient'altro.

Il pianto esprime la mia impotenza, incapacità a cambiare le cose.
Forse la mia inettitudine?

Forse sono io che non riesco a cambiare cose che di per sé sarebbero cambiabili?
Alla fine la causa di tutto ciò che riguarda me sono io stessa.
Se mi confronto con cose che non riesco a cambiare, sono io a non riuscire a farlo.
Se mi confronto con cose che non si possono cambiare, sono pur sempre io che continuo a confrontarmici.
L'azione e decisione ultima è sempre e soltanto mia.

E quindi perché piango?

Forse perché voglio piangere!

E forse, caro vecchio Edo, sono una debole
Non un guerriero come tu mi dicevi di essere.



Ma poi, i guerrieri non piangono mai?










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